
Chianti
D.O.C.G.
“A wine in perfect balance between the old and new world style”
Dalla più antica tradizione enologica, un vino caratterizzato da frutto e freschezza, prodotto da Sangiovese e altri vitigni autoctoni a bacca rossa.
Di corpo medio-leggero, con tannini succosi e buona acidità, questo vino si presta facilmente ad accompagnare molti cibi.
Condizioni Annata
In Italia, il 2024 è stato caratterizzato da forti precipitazioni al Centro-Nord e da siccità al Sud. Mentre l’Italia settentrionale e le isole hanno registrato una perdita di produzione a causa di malattie (eccesso di pioggia e umidità) o siccità, l’Italia centrale ha registrato raccolti più abbondanti grazie a un clima più regolare. In Toscana, le piogge primaverili hanno creato alcuni problemi sanitari, ma allo stesso tempo hanno fornito le riserve idriche necessarie per affrontare il forte caldo estivo. In generale, la produzione è stata abbondante. Il periodo della vendemmia è stato caratterizzato da una forte variabilità, che ha condizionato la maturazione delle uve. La raccolta delle uve bianche è iniziata già a metà agosto. Il mese di settembre è stato molto piovoso e ha causato serie difficoltà nella pianificazione della vendemmia, che è stata gestita in base al grado di maturazione delle uve, sebbene lo stato del terreno ha condizionato la gestione della raccolta. Sicuramente un’annata molto diversa rispetto alle precedenti, l’alcol basso e l’acidità molto alta sono un aspetto peculiare dell’annata, che si traduce in un Sangiovese che torna alle origini: corpo leggero con frutta brillante e gusto molto lungo. Molto buono il Merlot, con buona concentrazione e grande equilibrio portato da una freschezza non scontata negli ultimi anni. Il Cabernet ha sofferto le piogge di Settembre che hanno portato un forte diluizione della matrice negli acini ed un forte rallentamento nella maturazione fenolica.
Dopo un inverno abbastanza mite caratterizzato da scarse piogge, la primavera è iniziata lentamente, con temperature un po’ più basse della media, che ha ritardato la ripresa vegetativa. Tutto Maggio fino a metà Giugno estremamente piovosi. La stagione è stata caratterizzata da una forte pressione della Peronospora, le condizioni climatiche hanno reso anche difficile entrare in campo e lavorare per proteggere le viti. Danni da peronospora con perdite di produzione in Toscana, in media, del 30% (danno diffuso in tutta Italia, in Francia e Spagna). Caldo record nel mese di luglio, con temperature superiori a 40°, ma grazie agli interventi in vigna siamo riusciti a proteggere i grappoli dalle alte temperature di Luglio e i vigneti non hanno sofferto la siccità. Tutto il periodo della vendemmia senza piogge e con temperature molto alte, anche sopra i 25°C per tutto il mese di ottobre. In quest’annata abbiamo vini di media struttura e con buoni profili aromatici. Buona la qualità dei tannini, nonostante non sia stata raggiunta in tutti i vigneti una maturazione fenolica completa.
Un’annata anomale. Dopo uno sviluppo fenologico della vite molto regolare nella fase di germogliamento e con una splendida fioritura favorita dal tempo caldo e asciutto, dalla primavera le medie delle temperature sono iniziate a crescere, in particolare nel mese di maggio, con temperature estive e nel periodo estivo con un clima torrido, il tutto accompagnato dalla mancanza di piogge. Lo stress idrico ha condizionato tutto il periodo estivo, inducendo un’accelerazione dell’allegagione ed invaiatura nella vite. Dopo la prima decade di agosto, pur rimanendo alte le temperature medie, acquazzoni a carattere temporalesco hanno causato ingenti danni da grandine, colpendo la grande maggioranza dei nostri vigneti. Come sempre, la vite ha dimostrato grande resilienza, nonostante i vigneti siano stati messi a dura prova, l’oculata gestione ha garantito una adeguata tenuta qualitativa del frutto: i vigneti che sono sopravvissuti alla grandinata ci hanno dato una qualità da buona all’ottima.
Un raccolto notevolmente più scarso della media in termini quantitativi, ma capace, in ogni regione d’Italia, di superare indenni gli eccessi climatici, fornendo uve sane e belle, equilibrate per alcol e acidità, e preannunciando grandi vini.
Dopo la gelata in Aprile, in Toscana, il caldo insolito e la siccità estiva hanno ulteriormente ridotto la produzione di uva(le viti più giovani non hanno raggiunto la piena crescita) che si è epressa anche in basse rese. Settembre è stato propizio: soleggiato, con buone escursioni termiche tra il giorno e la notte, qualche pioggia leggera e una buona ventilazione, hanno permesso di raccogliere nel mese di ottobre delle uve sangiovese sane e ben maturate.
La qualità è stata in parte compromessa dalle piogge di fine settembre e ottobre. Quest’anno la posizione e l’esposizione di ogni vigneto hanno fatto la differenza: uve eleganti e fresche, prive di densità tannica in alcuni vigneti – uve molto buone con eccellente carattere e speziatura, alte gradazioni ma anche buona mineralità nei vigneti antistanti. Quantità molto scarsa. Qualità mediamente buona.
Ottima annata. uve molto equilibrate, sane, perfettamente mature, in ogni vigneto della proprietà – in zone diverse, per altitudini, esposizione e microclima, la qualità è stata uniforme. Abbiamo avuto punte di eccellenza incredibile, la struttura delle uve ci ha permesso anche lunghissime macerazioni, e quindi ci aspettiamo vini rossi che si esprimeranno bene anche nel lungo periodo, il sangiovese ha dato grandi risultati.
Il tempo è stato piuttosto insolito, a partire da condizioni molto piovose e fredde a febbraio e marzo, che hanno causato un ritardo di germogliamento. In giugno e luglio condizioni ideali, ma dal 20 luglio al 23 agosto molto variabili, con caldo afoso e temporali spesso pomeridiani. Successivamente, temperature buone e alcune piccole piogge hanno permesso alle uve di raggiungere la piena maturazione. Alla vendemmia alcune uve hanno mostrato uno stato meraviglioso, molto fresche e ben mature, dando un vino con molta armonia ed equilibrio.
Le gelate di aprile(tra il 18 e il 20) hanno colpito alcune zone, andando a compromettere parte del germogliamento che era stato da buono a ottimo in tutti i vigneti. Questo ha avuto ripercussioni negative su tutte le fasi successive. L’anno è stato poi caratterizzato da alte temperature e siccità, che ha colpito l’intera regione, difficilmente compensabile con interventi di soccorso irriguo. Queste condizioni hanno determinato un’incidenza di malattia insignificante, uve sane, con una gradazione superiore rispetto agli ultimi cinque anni. La siccità ha danneggiato i vigneti di Sangiovese più giovani; le piogge di inizio settembre hanno invece innalzato il livello qualitativo delle uve nei nostri vigneti più vecchi. La raccolta è stata anticipata di 18/21 giorni rispetto alla media.
Ottima annata. Il 2016 è stato un anno climatico generalmente regolare, senza problemi sanitari per i vigneti. l’unico evento che ha richiamato l’attenzione dei coltivatori è stata la mancanza di pioggia a fine luglio durante l’invaiatura, ma la siccità è stata alleviata dalle pioggie di fine agosto e inizio settembre. La temperatura stabile, senza punte di calore eccessivo, nell’ultimo mese ha aiutato le uve a maturare perfettamente senza sovramaturazione.
Annata eccellente. Il clima è stato estremamente regolare e ha rispettato, nelle sue varie fasi e stagioni le condizioni ideali. Un inverno freddo e relativamente secco. La primavera caratterizzata da clima umido in marzo e aprile, da tempo asciutto in maggio e giugno, sempre con temperature regolari, garantendo un perfetto accrescimento della vegetazione e un’ottima fase di fioritura e allegagione delle uve. L’estate è stata calda, con temperature massime a luglio, ma anche con sbalzi termici molto positivi dal caldo diurno al fresco serale e notturno, che hanno assicurato una crescita costante dei grappoli senza stress. Il mese di agosto, anch’esso caldo, è stato caratterizzato da piogge sporadiche che hanno favorito un buon inizio della maturazione del raccolto. La raccolta è avvenuta tra metà settembre e inizio ottobre con un clima secco e ventilato.